mercoledì 22 febbraio 2017

TransAvanguardie. Tributo a Saturno.

Correva l'anno 2012. Due e di più Amiche. La Roby e Giò (fotografai anche il loro matrimonio su una nave da crociera che era una barca pronta ad affrontare l'Adriatico in tempesta in una notte di giugno a Misano) mi proposero una stravaganza . C'è poi sempre il terzo incomodo: Saturno Buttò! Ho sempre apprezzato i suoi meravigliosi lavori. Lo conoscevo solo di lettura  e iconografia. In quel periodo mi garbava il Calendario TransAvanguardie (ancora oggi lo rifarei come una ottima cacio e pepe).
Facciamola breve. La Roby mi disse: ne facciamo uno ispirato a Saturno?
C'era una sua mostra in quel di Milano e ci andai all'anteprima (leggi vernissage) per conoscerlo e chiedergli il permesso di utilizzare nella mia fotografia i suoi "campi, costruzione di figure e luci". Mi disse: "Va bene ma non farne caricature".
Abbiamo frequentato la stessa identica scuola io e Saturno in quella zona della Serenissima. Gente di Laguna e spaghetti con le vongole; mai incontrati fra noi da ragazzini e prima di allora.
A quel vernissage, credo fosse in zona Largo Como, mi autografò il catalogo e ci scambiammo una dozzina di parole. Avevo il permesso. Ebbi anche occasione di rivedere amicizie di vecchia data.
Un paio di mesi dopo feci questi primi due scatti. Poi gli altri dieci. Un calendario si compone di dodici mesi. Ammetto che ho chiesto aiuto all'amico KJ per la post e i dettagli, ma quale amico migliore puoi avere di un Orso abruzzese che usa tastiera come fosse pennelli.
La Roby consegnò a Saturno una copia del Calendario e visitò il suo Studio. Io avevo del lavoro per pagare le pigioni in quel di Milano e non potei accompagnarla. Fortunatamente al Maestro piacque. Ancora oggi con KJ non ho avuto modo di bere un bicchiere di vino allo stesso bancone; magie della connessione web e di viaggi apparentemente impraticabili.